Filastrocca della fontana
Renzo Pezzani
Tratta da: Innocenza - Società Editrice Internazionale (1950)
Leggiamo insieme: Filastrocca della fontana di Renzo Pezzani
Fontanella d’acqua ricciuta,
dico a tutti che t’ho bevuta:
ho bevuta quest’acqua matta,
cielo caduto, neve disfatta,
questa luce limpida e pronta
che un po’ canta e un po’ racconta.
Faccia presto chi vuol bere
che di fonte fatta rio
prende subito l’avvio
corre svelta ch’è un piacere,
canta e va come i costritti.
Su, mettetevi in ginocchio;
la baciate sopra un occhio,
zitti zitti,
che, se canta, il fior si volta;
anche il cuore tace e ascolta.
Se nel bere, qualche agnello
vi ha perduto il campanello
le vien subito il singhiozzo.
Fosse fonda come il pozzo!
Ma è sottile, appena, appena…
Ma che dico! forse più
di quel filo di catena
che mia madre porta al collo
con la croce di Gesù.
Ve lo dico in un orecchio:
qui ci bevo e qui mi specchio,
qui ci lavo i miei dolori.
Fontanella d’acqua ricciuta,
su, da brava saluta:
fa un inchino a questi signori.
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