Filo Spinato

Antonella Berti

Filo Spinato“Ciao filo, che brutte quelle punte
che ti han messo per fermar tutta la gente
Se ti vengo vicino… sai che ferite…
Guarda… le aiuole dopo te sono fiorite,
volevo un fiorellino per la mamma,
lei si chiama Emma.
Non sono giorni belli per me, qui,
mi sento stanco, sto così così
son piccolo ma ormai
ho già capito
cos’è la fame…

Non c’è la pappa e ho tanto appetito…
son piccolo, però, ormai cresciuto…
da mami e papi son stato allontanato
son piccolo però… mi giro intorno
e vedo scene brutte tutto il giorno…
volevo un fiorellino per la mamma
io non la trovo più…
si chiama Emma.

Ti prego filo non farmi sto dispetto,
sei amico di quel tizio col baffetto?
Non farmi male,
trasformati in liana
in filo di cotone oppure lana…
se ti toccassi…. arriva la magia?
Sai quante copertine contro il freddo
si fan per quelli che stanno soffrendo?
Pazienza, non arrivo al fiorellino…
… tanto la mamma non potrà più avermi vicino…
Volevo un fiorellino per la mamma…
caro il mio filo, sai, si chiama Emma”.

“Ciao bambino,
io non ti voglio far del male,
vieni pure più vicino…
È vero son di ferro ed ho le punte,
è vero che io fermo tanta gente
è vero che io do brutti ricordi
di guerre, patimenti e tante morti…
che dopo più non scordi
è vero che non sono una liana,
un filo di cotone oppure di lana….
vorrei sparir definitivamente
oppure servir da giusto deterrente
per difendere persone buone e belle,
cavalli, caprette e pecorelle!”.

 

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