Formaggino

Ecco la filastrocca di Carmela (11 settembre 2011).

Un topino un po’ vivace
piccolino e poco audace
camminava per la strada
quando un giorno l’ha smarrita.
E diceva a tutti quanti:
“sono solo un topolino
e mi chiamo Formaggino,
non ritrovo la casetta
con la mamma che mi aspetta
e a me sembra una disdetta”.
Camminava e poi piangeva
e la strada non vedeva,
io gli chiesi:”Formaggino
ma perché piangi a dirotto
e non chiedi aiuto al gatto
che cammina lì vicino?”.
Formaggino mi rispose:
“sono tondo e piccolino
e mi piacciono i bambini
ma la mamma mi ha avvisato
stai alla larga dai gattini
anche se sembrano belli
perché sono cattivelli
solitari e un po’ monelli”
Passò un gatto senza tatto
che vedendo Formaggino
tutto amico dei bambini
lo invidiò a tale punto
che gli venne un gran tumulto,
quindi andò vicino a lui
e gli chiese : perché mai
non puoi diventar mio amico?
Sono un gatto un po’ diverso
e ai bambini faccio il verso
quando miagolo di notte
sopra i tetti o nelle botti,
Formaggino non parlò
e il gattaccio continuò:
vieni a casa che un pranzetto
ti preparo con rispetto,
Formaggino accettò
e con lui si incamminò.
Giunti a casa il furbo gatto
diventò d’un tratto matto
corse appresso al topolino
che scappò nella cucina
dove all’ombra del camino
vi bolliva un pentolino
preparato dal gattaccio
per riempir la buffa pancia,
Formaggino lo implorò
ma il gattaccio si voltò:
diede al topo un gran spintone
dentro al vecchio pentolino
e lo ingoiò in un sol boccone,
se ne andò sopra il suo letto
soddisfatto del dispetto
e ridendo a crepapelle
disse poi al topolino:
“sogni d’oro Formaggino
e salutami mammina”.
Il topino furibondo
nella pancia del gattaccio
diventò sempre più tondo
come un grosso mappamondo
che al gattaccio gli scoppiò
tutta quanta la sua pancia,
Formaggino all’improvviso
scivolò sul pavimento
e non fu un divertimento:
scivolando, scivolando
gli si ruppe la mutanda
Formaggino per vergogna
si gettò dentro a una fogna
lì si unì alla sua mamma
che gli fece un grande bagno.
Finalmente a casa sua
fece nanna il topolino
e da lì più non vi uscì
fino a quando non morì.

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