Girotondo dei mesi
Maria Favero
Leggiamo insieme: Girotondo dei mesi di Maria Favero
È Gennaio un bambino ancor piccino:
dà la mano a Febbraio,
che di Pierrot s’è messo il costumino.
Dice Marzo: “Vedete?
la rondine è tornata al primo sole
e già spuntano, timide, le viole”.
Corre Aprile nei prati
di vaghi fiori e d’erbe profumati.
Poi viene Maggio, il mese di Maria,
che dona rose a tutti, per la via.
L’ardente Giungo reca un gran tesoro;
l’ha trovato nel campo: spighe d’oro!
Lo segue Luglio, il mese spensierato;
ai monti o al mare, ovunque egli ha giocato.
Cocente è il sole, e Agosto, poveretto,
si terge il sudore col fazzoletto.
Giunge Settembre: l’uva è già matura,
ed è passata ormai la gran calura.
Ottobre va a scuola, gran monello,
con una botticella di vinello.
Novembre vuol per sé l’ultima foglia
e crisantemi sulla tomba sfoglia.
Ultimo vien Dicembre, e il cuore allieta
con l’albero, coi doni e la cometa.
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