Gli amici di Jennifer
Ecco il racconto che ha scritto Matilde, 8 anni, con il suo papà Marco (11 febbraio 2002).
In una prateria, c’erano un cavallo e un cane, il cavallo si chiamava Fulmine e il cane Rollie, erano molto amici e giocavano sempre insieme a nascondino, ma vinceva sempre Rollie perché Fulmine non trovava mai il modo di nascondersi adeguatamente e si vedeva sempre il suo grosso sederone spuntare dai nascondigli che sceglieva.
Un bel giorno, trovarono un amico in più per giocare a nascondino, era il piccolo gattino Fuffi, lui però vinceva spesso poiché era talmente piccolo e veloce che il cavallo Fulmine non riusciva a seguirlo.
Gli amici col passare dei giorni diventarono sempre più numerosi, si aggiunsero a loro anche la colomba Momo e la coniglietta Chicca.
La colomba Momo si faceva sempre scoprire poiché in cielo trovava nascondigli solo quando c’erano le nuvole, e nella prateria non ci sono tanto spesso nuvole, mentre Chicca si disputava i premi con Fuffi, anche se il più delle volte vinceva lei che si poteva nascondere nelle tane scavate sotto terra.
Un giorno scoppio un grosso temporale, e fu l’unica volta che Momo vinse, ma durante questo acquazzone Rollie si buscò un grosso raffreddore.
Il giorno dopo Rollie stava molto male e aveva la febbre altissima, i suoi amici molto preoccupati stavano tutti intorno a lui e non sapevano cosa fare.
Gli amici si consultarono a lungo fra loro non riuscendo a trovare una soluzione.
A un certo punto al piccolo Fuffi venne una brillante idea che prevedeva però la piena collaborazione di tutto il gruppo, altrimenti il piano sarebbe fallito.
Il complicato piano prevedeva questo: Fuffi e Chicca sarebbero rimasti nella prateria con Rollie per accudirlo, nutrirlo e dissetarlo, mentre Fulmine e Momo andavano a chiamare un veterinario di nome Jennifer che viveva in un paese molto lontano chiamato Speranza.
Per giungere a Speranza però Fulmine e Momo avrebbero dovuto attraversare un lungo e pericoloso percorso, scavalcando le montagne ghiacciate e superando il deserto infuocato.
Questo percorso era però impossibile da affondare dai due amici e decisero così di dividersi i compiti.
Fulmine avrebbe percorso il primo tratto attraversando le montagne ghiacciate portandosi Momo in groppa, mentre Momo avrebbe percorso la seconda parte del tracciato attraversando in volo il deserto, dove Fulmine non poteva sopravvivere per mancanza d’acqua.
Restava però un grosso problema: come poteva Momo far capire alla veterinaria che il loro amico Rollie stava male ed aveva bisogno di aiuto?
A Chicca venne un’idea, con i suoi taglienti dentoni staccò un grosso ciuffo di peli a Rollie e lo affidò a Momo perché lo mostrasse a Jennifer.
I due amici così partirono, impiegarono ben due lunghi giorni per attraversare le montagne, rischiando anche di finire in un crepaccio sul ghiacciaio di Monte Freddo, ma riuscirono a superare le difficoltà e giunsero all’oasi di Sollievo dove cominciava il deserto Disidro, qui si salutarono e Momo spiccò il volo alla volta di Speranza mentre Fulmine esausto per la fatica salutava.
Anche Momo dovette volare due lunghi giorni, trascorrere tutta sola una freddissima notte nel deserto e subire l’attacco degli avvoltoi giganti, ma, ce la fece e giunse infine a Speranza ormai allo stremo delle forze.
Qui trovò la casa di Jennifer, si appollaiò sotto la veranda e attese il ritorno della veterinaria riposandosi.
Quando Jennifer rientrò a casa fu molto sorpresa di vedere una colomba perché a Speranza non ce n’erano, si avvicinò e la sua sorpresa fu ancora più grande quando si avvide del ciuffo di peli di cane che Momo teneva nel becco.
Pensò a lungo che cosa potesse significare tutto ciò, mentre Momo le svolazzava attorno tentando di farle capire che voleva essere seguita.
Ad un certo punto Jennifer intuì, raccolse la sua borsa, prese il grosso fuoristrada e cominciò a seguire Momo.
Una volta capita la direzione da seguire, raccolse Momo attraversarono di nuovo il deserto raggiungendo in poche ore l’oasi di Sollievo dove li attendeva Fulmine con grande impazienza.
Ricomposto così, il gruppo ripartì immediatamente alla volta della prateria Wearefriends oltre le montagne.
Erano ormai trascorsi cinque giorni da quando Fulmine e Momo avevano intrapreso il lungo viaggio e quando finalmente giunsero al capezzale di Rollie, trovarono Chicca piangente che ormai aveva perso la speranza di salvare l’amico, il quale nel frattempo era molto peggiorato.
Jennifer così si mise subito al lavoro, fece una grossa iniezione a Rollie e intanto visitò anche tutti i suoi amici.
Dopo altri tre giorni di grande apprensione finalmente Rollie si riprese e poté alzarsi e ringraziare i suoi grandi amici che avevano rischiato la vita e si erano sacrificati tutti per salvare la sua.
Jennifer fu molto colpita ed entusiasta del comportamento di questo gruppo straordinario di amici e fu anche molto attratta dalla bellezza del luogo che avevano scelto per vivere, così decise di fermarsi con loro, costruì una bella casa di legno, ed una piccola clinica per animali selvatici, e si stabilì con i suoi nuovi amici in quell’incantevole luogo dove potevano vivere liberi e felici aiutando chiunque avesse bisogno delle loro amorevoli cure.