Ho paura papà

Testo di: V. Sessa Vitali - Musica di: N. Aprile

Se vi piace questa canzone, che partecipò alla 32° Edizione dello Zecchino d'Oro (1989), dovete ringraziare Carlo Maria, autore anche della base musicale e del Karaoke (28 settembre 2002).

Ho paura papà
anch’io ho paura papà.
Ho paura papà.
Ho paura papà.

C’èra la storia di un bandito
ieri sera alla Tivù.
Quello che ho visto mi ha colpito
e così non dormo più.

Nel mio letto (nel mio letto)
sono all’erta (sono all’erta).
Sotto sotto (sotto sotto)
la coperta (la coperta):
quel fruscio che sarà?
Ora chiamo il mio papà.

Ho paura, papà!
Ho paura, papà!
Ho sentito un rumore.
Vieni subito qua!
Vieni subito qua!

Come batte il mio cuore!
Ho paura, papà!
Era un passo felpato
o magari, chissà,
me lo sono sognato…

E papà, che sta dormendo,
corre subito dicendo:
“Non c’è niente, bimbo mio,
e poi ti proteggo io.
Anzi, per un po’ qui con te mi fermerò”.

Ora nel buio della stanza
resta immobile papà.
Poi, quando è stato lì abbastanza,
Crede che io dorma già.

Segue il muro (segue il muro)
con la mano, (con la mano)
chiude l’uscio (chiude l’uscio)
piano piano
zitto zitto se ne va…
Ma io chiamo un’altra volta il mio papà.

Ho paura, papà!
Ho paura, papà!
Ho sentito un rumore.
Vieni subito qua!
Vieni subito qua!
Come batte il mio cuore!
Ho paura, papà!
Era un passo leggero e qualcuno di là
si è nascosto davvero…

E papà, che, poveretto,
stava per tornare a letto,
grida forte: “Ero io!
Hai sentito il passo mio.
Era poco fa,
proprio il passo di papà!”

Ho paura papà!
Era un passo leggero e qualcuno di là
si è nascosto davvero…

E papà, in conclusione,
dice senza esitazione:
“D’ora in poi, te lo prometto!
Tu, alle nove, fili a letto.
Certe storie alla Tivù
non le devi veder più!”

Ho paura papà.

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