I capricci
Angiolo Silvio Novaro
Tratta da: Il Cestello - Poesie per i Piccoli - A. Mondadori (Milano, 1928)
Leggiamo insieme: I capricci di Angiolo Silvio Novaro
Il bambino che fece i capricci,
che un ditino al più piccolo morse,
cheto addormesi, e sogna già forse
con su gli occhi un ruffello di ricci.
Ma nel buio la povera e sola
mamma pensa che è stato cattivo,
e dormire non può, da che un vivo
groppo d’ansia le serra la gola.
Fuor de’ vetri, oltre i tetti, lontano,
guarda il muto orizzonte, e ripensa;
guarda il ciel, l’aria immobile immensa,
e piange entro la vuota sua mano.
Illustrazione di Domenico Buratti
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