I Poveri
Renzo Pezzani
Tratta da: Innocenza - Società Editrice Internazionale (1950)
Leggiamo inieme: I Poveri di Renzo Pezzani
I poveri non sono quelli che vedete
mostrare la fame e la sete,
gli abiti come sacchi pieni delle loro ossa,
la tasca vuota, una piaga rossa,
la mano che aspetta, lo sguardo attento
che prova il vostro cuore
sulla pietra come l’argento.
I poveri sono altrove, lontano dallo sguardo di tutti:
vecchine sole, uomini distrutti.
Gente che ogni giorno si toglie
un boccone dal boccone
e per piangere si nasconde
e non vuole compassione.
Vive pulita e decente
dentro l’ombra d’altra gente.
I poveri sono quelli che seggono
compiti sulle panchine dei viali,
che ascoltano musiche, leggono
vecchi ingialliti giornali.
E li spaura il pensiero
dell’inverno imminente,
la foglia che cade,
la pioggia sottile
che più non ha luce d’aprile,
che lascia deserte le strade.
I poveri sono quelli che sentite tossire
nelle case, chissà dove,
come tarli nei vecchi legni,
senza poter morire.
Sono quelli che troverete
un giorno, con gli occhi spenti:
morti senza prete,
affamati di Sacramenti.
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