Il berretto blu
C’era una volta un pescatore di nome Ian.
Un giorno d’inverno non potendo uscire in mare decise di andare nel bosco per raccogliere legna Voleva fare una nuova chiglia per la sua barca.
Aveva appena iniziato la sua ricerca nel bosco quando cominciò a scendere una fitta nebbia.
Decise quindi di riprendere subito la strada di ritorno ma ben presto si perse e alla sera arrivò ai piedi delle montagne.
Stava ormai per coricarsi vicino ad un pino quando vide in fondo al bosco due lumicini.
Si avvicinò e scorse una baita di pietra di quelle che usano i pastori d’estate per portare le pecore a pascolare. Cominciò a bussare ma nessuno rispondeva
– Dentro ci deve essere qualcuno non è possibile che le candele si siano accese da sole !
E poi queste voci, diceva tra se il povero Ian.
Ad un certo punto infuriato gridò.
-Che razza di gente siete che non aprite neanche a un pover’ uomo che si è perduto ne bosco.
E subito la pota si aprì, una vecchia lo accolse e lo fece accomodare vicino al fuoco.
Subito si accorse che erano tre le vecchie , e parlavano in modo molto animato.
Ad un tratto una vecchia si alzò prese un cappello da una panca se lo mise e dicendo:’Carlisle’ e sparì .Così fecero anche le altre due!
Ivan incuriosito prese il quarto cappello e fece lo stesso .
Si ritrovò nelle cantine del vescovo di Carliser in Inghilterra , le tre vecchiette bevevano vino a volontà ma appena lo videro dissero:Kintail kintal riportami indietro!’ e subito sparirono.
Ivan ispezionò il posto e dopo aver assaggiato un po’ di vino si addormentò profondamente.
La mattina dopo i servi del vescovo lo sorpresero mentre ancora stava dormendo e pensando che fosse un ladro lo portarono al cospetto del vescovo e lo condannarono al rogo.
Nel frattempo però le guardie gli avevano tolto anche il cappello magico blu.
Disperato ormai per la sua fine , decise di chiedere come ultimo desiderio il suo cappello blu e pronunciate le famose parole magiche scomparve e si ritrovò nei boschi nei quali si era perso.
Incontrò un contadino che gli indicò la strada di casa e con i fasci di legna del rogo ( che era lega molto buona!) tornò a casa fischiettando per costruire tranquillamente la sua chiglia.