Il bianco pupazzo di neve
Ecco la poesia di Paola (6 novembre 2005).
Sulla neve soffice e bianca
c’era un’enorme sagoma stanca,
grande e gelata era la testa
tutta eccitata restava mesta,
su un corpo altrettanto grande
freddo, bianco e distante.
Portava un berretto strappato
pieno di toppe e tutto sfrangiato,
come occhi uno gemello all’altro
aveva due bottoni verde smeraldo;
una lunga carota aveva per naso
una fila di denti bianco smaltato.
Intorno al collo raffreddato
uno straccio caldo ma bucato.
Senza le braccia lui stava inpettito
aspettando che la notte facesse il suo rito,
Babbo Natale stava per arrivare
e anche se stanco non si voleva addormentare.