Il bimbo nero
William Blake (1757 - 1827)
Leggiamo insieme: Il bimbo nero di William Blake
Mamma mi fece nel selvaggio sud,
ed io son nero, però bianca ho l’anima;
il bimbo inglese è bianco come un angelo,
mentr’io son nero, orfano di luce.
La mamma mi educava sotto un albero,
prima che il giorno riscaldasse troppo;
e prendendomi in grembo mi baciava,
additava l’oriente e poi diceva:
“Guarda il sole che sorge: là sta Dio,
e largisce il suo lume e il suo calore;
dà a fiori e piante, ad animali e uomini
conforto all’alba, e gioia a mezzogiorno.
Siam messi qui per poco, onde imparare
a sostenere i raggi dell’amore;
e i nostri corpi neri e i volti adusti
non son che nube e come bosco d’ombra.
Quando sapremo sopportare il caldo
la nube svanirà, l’udremo dire:
“Lasciate il bosco, voi, mio amore e cura,
gioite, agnelli, alla mia tenda d’oro”.
Questo diceva mamma, e mi baciava;
e questo dico adesso al bimbo inglese.
Liberi entrambi dalle nostre nuvole,
gioiosi agnelli alla divina tenda,
lo guarderò dal caldo perché possa
star sui ginocchi al padre nostro, in gioia;
e gli carezzerò i capelli chiari,
e sarò come lui, che mi amerà.
Per leggere la versione originale in inglese di Il bimbo nero, clicca qui: The Little Black Boy