Il bruco e gli animali della foresta
Ecco il racconto, ambientato in Africa, di Zia Mariù scritto per i bambini che hanno paura delle cose che non vedono. (11 marzo 2008).
C’era una volta un bruco che viveva in Africa.
Un giorno, ritrovatosi stanco ed accaldato e per ripararsi dal sole cocente entrò dentro la tana di una lepre.
Una tana lunga e profonda. Al ritorno la lepre vide delle orme sul terreno e si domandò chi potesse essere entrato nel suo rifugio senza il suo permesso.
“Chi c’è in casa mia?”, chiese.
Allora il bruco, tirando fuori tutta la voce che aveva in pancia ed aiutato dal rimbombo della tana rispose:
“Io sono un guerriero dall’alta statura, ho vinto battaglie e ucciso bestie feroci, io schiaccio al suolo un rinoceronte e un elefante come sterco di vacca. Io sono invincibile!”
La lepre, sentendo quella gran voce, si impressionò e si chiese cosa potesse fare un piccolo animale come era di fronte a un guerriero così grande, e si incamminò a cercare aiuto.
Incontrò un leopardo e lo pregò di andare a parlare con l’uomo che era dentro la sua tana.
Il leopardo arrivato sul posto, ruggì: “Chi è nella casa della mia amica lepre…graunnnn?”
E il bruco a gran vece rispose: “Io sono un guerriero dall’alta statura, io schiaccio al suolo un rinoceronte ed un elefante come sterco di vacca, io sono invincibile!”
Allora il leopardo sentendo quelle parole pensò che se schiacciava un rinoceronte ed un elefante come sterco di vacca avrebbe schiacciato anche lui, allora se la dette a gambe.
Quindi la lepre tentò con l’elefante. Ma quando anche questi sentì cosa avesse detto al leopardo rispose che non aveva nessuna voglia di farsi schiacciare come sterco di vacca e anche esso se ne andò.
In quel momento passava di lì un ranocchio.
La lepre gli chiese se poteva far sgombrare la sua casa da quel guerriero che aveva vinto tutti gli animali.
Il ranocchio si avvicinò all’ingresso della tana e domandò chi c’era dentro.
Ed ebbe la stessa risposta che aveva avuto il bruco e il leopardo e l’elefante, ma lui, invece di saltellare via si avvicinò ancor più dentro la tana e disse: “Sono arrivato io, che sono un forte saltatore, il mio didietro è grosso come una catapulta e sono orribileeeeee!!!”
Quando il bruchino sentì queste parole cominciò a tremare tutto e… piano piano rispose: “Io sono solo un bruco che male mai ti posso fare!”
Allora tutti gli animali che si erano radunati intorno alla tana, lo afferrarono e lo trascinarono fuori e cominciarono a ridere per la paura che aveva fatto.