Il calamaio
Silvio Valdevit Lovriha
Sono un vecchio calamaio
adoprato da Tizio e Caio
a mettermi l’inchiostro
c’era Bepi, il nostro bidello
ogni anno sempre quello.
Me ne stavo in mezzo al banco
ma anch’io la sera ero stanco,
col pennino che mi graffiava
e con nessun che mi badava.
Poi è giunta lei, la tecnologia
e così m’han buttato via;
dopo aver svolto la mia funzione
son qua povero senza pensione.
Bimbi sappiate che però vi aspetto:
venite di buon mattino
mi troverete tra l’usato
sui banchetti al mercatino.