Il canto della speranza

Loredana Bertone

Tratta dal testo inedito "Filastrocche a Briglie Sciolte"

Il canto della speranza“Là dove nacque una rosa,
una farfalla curiosa
vi si posò”.

Una bambina dagli occhi azzurri
estasiata, s’inchinò…
a guadare quell’incanto si fermò.
Intonò un canto di grande bellezza
che diffuse nell’aria tenerezza.
“Un fiore è nato tra le spine
Rosso come il sangue, sì!
Ma rosso è anche l’Amore!
In alto ogni cuore,
la vita riprende
l’inverno è finito
e nella coltre bianca della morte
un fiore è sbocciato
bello e colorato.

Prendiamoci per mano,
tutti insieme ora cantiamo:
la vita è una sonata
oggi mi sento emozionata!
La paura è una rondine migrata via
nel mio cuore svolazzi di allegria.
Su cantate insieme a me,
in alto i nostri cuori,
ieri non dimenticheremo
è la nostra storia,
ma oggi è un terreno
per costruire la memoria.

In ricordo di chi non c’è più
innalziamo il nostro canto
perché arrivi fin lassù”.
Commozione si respirava,
lacrime di speranza
bagnavano le gote.
Una bambina con il suo canto
aveva negli animi ridestato la Speranza.
Grandi e piccini si presero per mano
formarono un grande cuore umano
che visto dall’alto sembrava battere
un battito di Vita.

Tutti all’opera col cuore colmo di gioia
crearono un grande prato
e fecero sbocciare nuova bellezza.
Ogni fiore aveva un nome
in ricordo di chi
era volato verso un mondo migliore.
Una bambina con il suo canto
aveva compiuto l’incanto.

 

 

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