Il cavalier e e la tempesta

Questa è la poesia di Giovanni (29 Agosto 2009)

Essa si tuffa sulle verdi praterie,
le povere viti crescono a dismisura…
un chicco di grandine cade sulla terra
e si frantuma in mille pezzi.
Le grondaie con l’acqua fino all’orlo
formano navigli che scendono come saette.
Gli schiocchi del temporale,
come una punta di spada
scagliano un colpo sicuro
contro l’armatura di un cavaliere sotto la tempesta,
perduto dal mondo e da tutti,
un uomo che ha saputo reggere
fino alla fine della tempesta
e che morirà fra poco
nella sua terra nativa…

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