Il cedro del Libano
Grazia Deledda
È una pianta che dura migliaia di anni. Anzi è precisamente al suo centesimo anno di età che fiorisce per la prima volta. lo non conosco questo fiore: non ne ho mai visti: ma deve essere bello e grande come una bandiera azzurra. Dicono che sulle colline di Gerusalemme, ancora esiste un cedro sotto il quale andava Gesù coi suoi discepoli, nelle notti lunari di estate. Sempre vibrante della vita degli uccelli, ha, con essi, una voce in coro.
Il fruscio dei suoi rami, e un mormorio che freme anche quando non c’è vento, anll’anziano la sua presenza, come il respiro di un essere vivente. La pioggia dei suoi aghi secchi, della stagione propizia, è diversa dalla caduta delle altre foglie: non ha nulla di triste, e riveste la terra, intorno, con un’ombra violacea
vellutata. E il suo lottare col vento, nelle giornate di tramontana, ha l’agilità e la sana letizia dei fanciulli che giocano con la neve o dei giovinetti che s’ubriacano di moto sulle cime alpine. E se romba il libeccio, l’albero intona una sinfonia accorata; racconta le leggende della foresta.
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la foto messa in testa al post è di foglie di thuja e non di cedro