Il computer
Antonio Trillicoso
Tutto nero è quello del mio papà,
come quello della televisione, il video di prima, ora non ce l’ha,
adesso sottile, come un quadro è là.
La sera, delle ore davanti passa,
scrive, corregge, cancella e ripassa.
Lo usa soprattutto per lavoro,
ma quando insieme mi invita a giocare, io si che l’adoro.
Molte e-mail invia e riceve,
ha due, forse tre indirizzi di posta breve,
ne ha inventato anche uno per me.
In verità, pensavo che a poco servisse,
ma un ragazzo francese che conosco, in una lettera mi scrisse,
di fare in modo, che il mio indirizzo elettronico egli conoscesse .
Ho scoperto che con il computer si può anche cantare,
aiuta e velocizza tutto quando devi fare,
è uno strumento indispensabile per lavorare,
ma stai attento, perché gli occhi non devi stancare,
altrimenti poi, gli occhiali dovrai portare.
Secondo me oggi, il computer si deve sapere utilizzare,
non è difficile, perché ti devi solo esercitare,
è un utile strumento per studiare,
ma resta la regola numero uno: non devi mai esagerare.