Il congresso dei topi

Nella cantina di una vecchia fattoria regnava la disperazione. Da quando era arrivato un grosso gatto soriano i topi non potevano più arrischiarsi a uscire nè di giorno nè di notte.
La fame si faceva sempre più sentire, ma se qualche coraggioso tentava di raggiungere la dispensa per fare provviste, era ben difficile che tornasse indietro. Il gatto era sempre
in agguato da qualche parte e riusciva ogni volta a catturare i topi con i suoi terribili artigli. La situazione era ormai insostenibile. Bisognava decidere qualcosa. I topi superstiti
stabilirono di riunirsi a congresso per trovare il modo di combattere quel pericoloso nemico. Attesero il giorno in cui il gatto fosse lontano dallafattoria e si trovarono tutti in cantina.
-Bisogna tendergli una trappola- dicevano alcuni.
-Sarebbe meglio fargli mangiare del cibo avvelenato- dicevano altri.
-Il guaio è che non riusciamo mai a sentirlo quando si avvicina- si lamentò qualcuno.
-Ho trovato!- disse un topo anziano. -E tutti tacquero per acoltare la proposta del loro compagno, che aveva fama di essere molto astuto.
-Se noi riuscissimo ad attaccare un campanellino alla coda del gatto- continuò questi – non ci sarebbe più pericolo. Lo sentiremmo avvicinarsi e avremmo il tempo di scappare.
-Ottima idea!- esclamarono tutti.
E la proposta fu subito approvata. Quando però si trattò di trovare chi andasse ad attaccare il campanello, nessuno si sentì il coraggio di farlo, sicchè la seduta fu sciolta senza venire a capo di nulla.

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