Il contadinello
Angiolo Silvio Novaro
Tratta da: Il Cestello - Poesie per i Piccoli - A. Mondadori (Milano, 1928)
Leggiamo insieme: Il contadinello di Angiolo Silvio Novaro
Dalla punta del giorno a prima sera
l’umile contadinello
sta su l’orlo del fosso
dove sdrucciola il ruscello
a pascere la mucca bianca e nera
che divora a più non posso
erba con fiori di trifoglio rosso.
Poggiato al suo bastoncello
guarda l’acqua scappare via leggiera,
ascolta il lento
mormorio del cieco vento
che risuona nel cavo cuore
del bosco e vi muore,
e sorride con tra i labbri una rosa.
Chi sa che sogna,
chi sa che aspetta!
Non ha flauto, non ha zampogna,
non ha oro, non ha argento:
ha soltanto la pallida rosetta
che tra i labbri tiene stretta,
che gli dondola sul mento,
e sorride! Mentre il vento
semina tra le foglie il suo lamento
e l’acqua scorre in frettoloso ardore
e la bianca e nera mucca
strappa ingorda l’erba in fiore,
egli sorride nel suo chiuso cuore
e in silenzio si pilucca
il grappolo delle sue dolci ore.
Illustrazione di Domenico Buratti
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