Il Fantasma Rosa
Questo testo è stato inserito da: Rosella Rapa (17 maggio 2008).
In un grande vecchio Castello diroccato abitavano dei terribili fantasmi, che facevano molta paura: tutti, ma non il piccolo Fantasma Rosa.
Gli altri Fantasmi lo prendevano in giro:
“Non riuscirai mai a far paura a nessuno, non sei un vero Fantasma! ”
Il piccolino si disperava, piangeva, e restava sempre tutto solo. Una notte, stanco di essere preso in giro, scappò via nel bosco, e, tutto triste si distese in terra e si addormentò.
Quando spuntò il sole, una fatina passò a svegliare i fiori appena nati, e vide un bel lenzuolo rosa disteso sul prato.
“Che, bello questo lenzuolino, rosa come il cielo all’ alba! Come mi piacerebbe che potesse muoversi!”
Il Fantasmino si mosse un po’, e la fatina batté le mani, tutta contenta.
“E’ il colore più bello del mondo. Oh, se solo potesse parlare! ”
“Uhhhhh !!!”
Disse il fantasma, e la fata volò più vicino.
“Che suono stupendo fa il vento, passando attraverso il lenzuolo. Come vorrei che fosse un fantasma vero! ”
“Uhhhhh !!!– disse il Fantasmino rosa, e la fata si nascose dietro una foglia.
“Che emozione, un fantasma, un fantasma vero!” esclamò felice.
“Oh, signor fantasma, non verresti a prendere il tè a casa mia? Ti farò conoscere la mia mamma, e tutte le mie 150 sorelle.”
“No, grazie! ” rispose il Fantasmino, sospirando, e facendosi un po’ rosso.
“Io non sono un fantasma vero, non faccio paura a nessuno, e tutti gli altri mi prendono in giro.”
“Vieni con me.” lo invitò ancora la fatina. “So io cosa fare!”
Il Fantasma andò a prendere il tè coi biscottini, poi le fatine lo riaccompagnarono a casa: ed ognuna di loro prese una goccia di rugiada, ed insieme erano 150 gocce di rugiada, ed un raggio di sole, ed insieme erano 150 raggi di sole.
Al vecchio Castello diroccato, il Fantasma Rosa bussò.
“Uhhhhh, sono un grande fantasma!”
Disse forte, e gli altri risero. Ma le fatine agitarono le loro gocce di rugiada, ed erano 150 gocce che cadevano da tutte le parti.
“Piove, piove!” gridarono i fantasmi. “Ci bagneremo tutti!”
“Uhhhhh.” Disse ancora il Fantasmino rosa, e le fatine presero i raggi di sole.
“Che meraviglia, possiamo asciugarci!” Dissero tutti gli altri fantasmi.
“Uhhhhh.” Ripeté ancora il Fantasmino rosa, e subito le fatine infilarono il raggio di sole dentro la gocciolina di rugiada, e fecero un piccolo arcobaleno, ed insieme erano 150 arcobaleni che correvano, e saltavano ; si riunirono per fare un grandissimo arcobaleno, e poi si divisero di nuovo portando arcobaleni dappertutto.
“Bravo, bravo, che meraviglia!” dissero i grandi fantasmi, ammirati. “Non sai fare paura, Fantasmino rosa, ma sai fare delle bellissime magie. D’ ora in avanti non ti prenderemo mai più in giro.”
E fu così. Il Fantasmino rosa da quel giorno visse contento nel grande castello giocando con gli altri fantasmi, e con le sue amiche fatine; felice, anche se non sapeva fare paura.