Il faro

Ugo Ghiron

Poesia tratta dal volume "Annibelli" di Luigi Ugolini e Armando Nocentini - Illustrazioni di Roberto Sgrilli - Società Editrice Internazionale (Giugno 1950)

faro

Sta tutta la notte a spiare
lontano sul mare,
pupilla di fuoco
che fisa nel buio sfavilla.
Si spegne,
s’accende;
ancora si spegne,
più viva risplende.

E il mare che giù
rimormora roco
od ulula fiero,
par dirgli crucciato e severo:

“Che vuoi,
che cerchi, grand’occhio di fuoco?”.

E il faro sfavilla,
né all’onde
risponde.

Ma parla soave,
col fido suo raggio,
a più d’una nave
lontana, sul mare in viaggio.

E quando più nera
infuria sul mar la bufera,
con quella sua muta,
lucente parola
che dice: “Coraggio! Son qua!”.

Il faro da lungi saluta
lo stanco nocchier (1) che va.

Sfavilla la grande pupilla,
si spegne,
s’accende,
ancora si spegne,
più viva risplende.
Così,
sempre ogni notte.

 

(1) Pilota

 

Illustrazione di Roberto Sgrilli

faro

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