Il fiore della Luna

Grazia De Caro

Il fiore della LunaC’era una volta un magnifico girasole solitario. I suoi colori erano differenti da quelli dei suoi compagni fiori. Essi erano vividi, caldi, brillanti. Era come se il girasole brillasse di luce propria, una luce abbagliante tale da donargli quelle calde ed insolite sfumature. Eppure il girasole era sempre solitario e schivo. Gli altri fiori del campo non comprendevano il perché. Si chiedevano come un girasole così regale potesse essere così triste. “Cos’è che ti manca?” chiedevano i suoi compagni fiori, ogni dì. Il girasole non rispondeva poiché era certo che nessuno potesse comprenderlo.

Un giorno il Dio Sole, intenerito dalla tristezza di quel bel fiore, chiese, rivolgendosi direttamente a lui: “Girasole, come posso aiutarti? Chiedi ciò che vuoi e ti esaudirò, affinché tu sia felice”. Il fiore rispose: “Vorrei vedere la luna. Ogni notte noi girasoli cadiamo in un sonno profondo e quindi io stesso non sono più in grado di osservare questa meraviglia della natura. Appena sorge, lì, all’orizzonte, faccio appena in tempo a scorgerla. La mia gioia è tale che non so descriverla. Ma Madre Natura ci addormenta subito e ci risveglia al sorger del Sole, che seguiamo con lo sguardo fin dalla notte dei tempi”.

Il Dio sole guardò ancora più intenerito il fiorellino e si pronunciò: “Per far ciò che vorresti devi perdere la tua regalità. Solo quando diverrai il più umile dei fiori, godrai della compagnia della luna. Il bel fiore, sorridente esclamò: “Lo faccio con gioia!”.

E così il buon Dio Sole trasformò il girasole in una pianta di “Fiori della Luna” che sboccia solo di notte. Grazie alla compagnia della luna, la stessa pianta si rinvigorì sempre più. Era finalmente felice!

La luna lo illuminava con i suoi candidi raggi e quello che una volta era un girasole, regale, maestoso ed imponente è oggi una umile piantina. Splendida nella sua semplicità e bagnata da una polvere fatata piena d’armonia.

Se volete conoscere di più l’autrice, potete vistare il suo blog:
Il Taccuino di Grazia

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