Il gatto

Ecco la divertente filastrocca di Beppe (26 ottobre 2004).

C’era un gatto grosso e nero,
che avanzava lesto e fiero,
con in testa un bel sombrero
e un padron di nome Piero.
Due stivali aveva ai piè,
tre bottoni sul gilè,
un panciotto di lamè,
ma un orecchio solo, ahimè.
Per mangiare una scodella,
per dormire una barella,
per coprirsi una mantella,
per giocare una rotella.
Il suo nome ora ti dico
non è certo Federico,
ma Gennaro Pappafico,
per gli amici Gennarico.

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