Il giorno della memoria

Vitaliano Vagnini

giorno della memoria
Leggiamo insieme: Il giorno della memoria di Vitaliano Vagnini

Noi… nati dopo,
Il cruento sterminio,
Scriviamo nella Mente…
Abominio

Macchia indelebile
Sull’umana società.
Mai più si ripetano…
Atrocità

Vergogna e Menzogna,
D’un popolo “Cristiano”
D’un “Lavoro che rende liberi”
Disumano

Disprezzata la vita,
Dignità calpestata,
Negato il pensiero…
Prigioniero

Scompare la carne
Si gonfiano le pance
Si vedono le ossa…
Non son gravidanze.

C’è chi cerca la morte
Stanco e stremato
Correndo e gettandosi…
Su Filo Spinato

Ti chiedi “Se è un uomo”
La gente umiliata,
Scarna, derisa…
Violentata

Ma domandati pure
Del suo aguzzino:
“Se questo è un uomo”…
O un Assassino

Nel fuoco e nel fumo,
Nel buio e nel fondo,
Nell’aria e nel vento…
Del mondo

L’odore di morte,
Dell’odio razziale,
Di quello sterminio…
Del male

Chiamato “Olocausto”, (1)
Che si offre all’Eterno
Per chieder perdono…
Ma, fu l’Inferno

Diffuso e promosso
Da un popolo colto
Da un mondo ortodosso…
Ma stolto

E un Führer umano
Idiota e malato,
Da Piccoli e Grandi…
Idolatrato.

I Triangoli Viola (2)
Fra i primi a subire
L’ingiusto tiranno…
E le sue ire

Come obiettori
Non l’hanno adorato
Ma non fu il loro grido…
Ascoltato

Quell’odio razziale
Raggiunse gli Ebrei,
Polacchi, Politici, Zingari…
E gay

Così che quel campo
Di forzati lavori
Si riempì di triangoli…
Di vari colori

L’entrata? Un cancello!
L’uscita? Un camino!
Li non s’invecchia…
Nessun Bambino

Neppure il tempo
Di poter dire: “Addio”,
Strappati alle madri…
L’Oblio

Medici sadici
Con esperimenti
Spensero ai bimbi…
I loro lamenti

Nei forni roventi
Con ceneri e braci
Iniziarono dolenti…
Le stragi

Niente più Albe,
Non più Orizzonti,
Milioni di morti…
Tramonti

La Chiesa e lo Stato
Sapendo, nascose,
Rimasero mute…
Omertose

Finita la guerra
Evidente è l’orrore
Emerge sorpresa…
Stupore

Nessun vuol la colpa
Neppure la Chiesa
Che approvò e benedì…
Quell’ascesa

Da quel Dittatore,
Come argine amico,
Speravan di fermare…
L’avanzar Bolscevico (3)

E blasfemi esaltaron
Il suo alleato
Come se la “Provvidenza”…
L’avesse mandato (4)

Ma il mal non si ferma
Avanza e calpesta,
Dittatura “Sinistra”…
Dittatura “Mal Destra”

Paradosso e Utopia,
Fu che alcuni “fratelli”
Discendenti di Abramo,
Collaboraron con quelli (5)

Or il mondo ricorda
Ne tiene Memoria
Ma non ne impara…
La storia

 

(1) Chiamato “Olocausto”: ma non da tutti.
Anche se la parola “Olocausto” è diventata d’uso comune, a rigor di termini, chiamare quel massacro “olocausto” non solo è improprio in base al suo originale significato spiegato nella Torà, ma può essere offensivo per chi crede in Dio e per Dio stesso.

L’Olocausto, secondo la Legge Mosaica, scritta nella Bibbia in Levitico Capitolo 6, versi 8-10, era una offerta completamente bruciata nel fuoco, offerta a Dio secondo un suo preciso comando e tramite un sacerdote.

Lo scopo dell’offerta di olocausti era:

  1. trovare favore presso Dio
  2. mostrare pentimento dei propri peccati
  3. chiederne il perdono

Ma a quale Dio i Nazisti offrirono quegli olocausti? Quale Dio ha chiesto quel massacro? Se Dio l’avesse chiederlo, perché dare colpa al Nazismo? Quale favore può ricevere un impenitente criminale nazista? Di quale pentimento si sta parlando se neppure durante il processo di Norimberga riconobbero le loro colpe? Unico parallelo fu che molte vittime furono bruciate nei forni, a differenza di quelli fucilati o gasati.

(2) I Triangoli Viola: Erano obiettori di coscienza cristiani, in prevalenza tedeschi. La loro persecuzione iniziò ancor prima della guerra, al momento della chiamata al servizio militare. Dai numeri che portavano cuciti sulle divise indossate nei campi di concentramento, numeri molto bassi, sembra che furono fra i primi a subire l’ira nazista.

(3) Concordato fra Vaticano e Nazismo – 08 Luglio 1933

(4) Patti Lateranensi fra Vaticano e Fascismo – 10 Febbraio 1929
Nell’udienza che Pio XI concesse, tre giorni dopo la firma dei Patti Lateranensi, nell’esprimere soddisfazione per quei Patti fra il Fascismo e la Chiesa, il 13 febbraio del 1929, ai professori e agli studenti della giovane Università Cattolica di Milano, il Papa definì Mussolini: “un uomo come quello che la Provvidenza ci ha fatto incontrare” (Vittorio Messori su “Emporio Cattolico. Uno sguardo diverso su attualità e storia” – Sugarco Edizioni)

(5) Libro del giovane storico ebreo Bryan Mark Rigg, laureato alla Yale University, “I soldati ebrei di Hitler” pubblicato da Newton & Compton nella collana “I Volti della Storia”

 

 

Poesie per il Giorno della Memoria
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