Il lupo e le noci
Se vi piace questa favola, dovete ringraziare gli alunni della Scuola primaria di Ponte Nizza, pluriclasse II III a.s. 2018 - 2019 (25 ottobre 2018)
Un giorno d’autunno sotto un noce un capriolo mangiava le noci.
Lo vide un lupo affamato che lo voleva mangiare, si avvicinò al capriolo e gli disse:
Lo sai che tra poco ti mangerò?
Tu mi mangerai crudo?
Sì, ho sempre così fame che non ho la pazienza di farti arrosto.
Mentre il lupo apriva la grande bocca e mostrava i suoi denti, arrivò una volpe che, si sa, è molto furba.
Ciao lupo, non hai mai assaggiato le noci?
No, io mangio solo la carne delle mie prede.
Prova, senti come sono gustose e croccanti!
Però né la volpe, né il lupo, né il capriolo riuscivano a rompere quel guscio.
Volava sopra il noce un corvo nero che spiegò:
Guardate come si fa.
Il corvo prese una noce nel becco. Volò in alto più che poteva e andò sopra il greto del torrente Staffora. Lasciò cadere la noce sui sassi e si ruppe. Uscì il gheriglio e lo portò al lupo per farglielo assaggiare.
Ummmmmmm, che buono! Da oggi mangerò solo le noci.
Morale: Tutti possono essere amici
La favola spiega perché troviamo dei gusci di noci sulle rive dei torrenti anche se vicino non ci sono alberi di noci. Anche lungo le sponde del nostro torrente Staffora, tra i sassi levigati dalle perenni acque, vediamo tanti gusci rotti a metà e se alziamo gli occhi al cielo, sul filo della luce c’è il corvo che ci guarda.