Il millepiedi

Ecco la poesia di Elio (5 marzo 2003).

millepiedi

Leggiamo insieme: Il millepiedi

Filastrocca, filastrocca
del comune millepiedi:
porto pure mille scarpe
ti dirò se me lo chiedi,

scarpe tipo mocassino,
senza lacci tutt’intorno
ché se no per allacciarle
mi ci vuole tutto il giorno;

c’è mio padre che mi dice:
“Questi piedi sono un guaio,
tutto quanto il mio stipendio
se lo piglia il calzolaio”,

se mi spezzo qualche gamba,
se qualcosa mi fa male,
va a finire che ti blocco
tutto quanto l’ospedale,

quando gioco col pallone
io ci vedo grossi rischi,
se mi fanno lo sgambetto
rompo cento o più menischi.

Le mie gambe sono messe
una dietro l’altra in fila,
se voi fate quattro passi
io ne faccio quattromila,

delle gambe di mia moglie
devo dire son contento,
ma finora gliene ho visto
solamente cinquecento,

per tagliare le mie unghie,
voglio essere sincero,
mi ci vuole il pedicure
che lavora un mese intero,

è un problema non da poco,
qui ci vuole un intervento,
quasi quasi me le taglio,
le riduco ad ottocento,

o se no in alternativa,
per non perdere la faccia,
m’hanno dato mille gambe?
Voglio pure mille braccia!

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