Il paese della felicità
Se vi piace questo racconto dovete ringraziare Simona di Tricase LE (26 ottobre 2021)
C’è un paese che sembra incantato, fiabesco…
Felice si trova là e cammina tra la neve soffice, mentre altri fiocchi vengon giù dal cielo, lievi e morbidi. È un paese fantastico; ci sono tante luci e anche le giostrine, che mandano musichette soavi e allegre. Il piccolo non crede ai suoi occhi: sulle giostre ci sono vere renne che portano in groppa bambini, che ridono contenti, mentre la piattaforma gira. Felice vuole salirci assolutamente e si reca a fare il biglietto. Quale meraviglia quando vede, alla cassa, un simpatico elfo e appena un po’ più in là una bellissima fatina, che spolvera i giocattoli da regalare ai bambini.
L’elfo dona a Felice il biglietto per la giostra, gratuitamente, mentre la fatina gli regala un bellissimo peluche, che assomiglia ad un tenero cagnolino. Felice lo tiene stretto a sé, mentre fa il giro sulla renna, calda, mansueta e tranquilla, e sente le farfalle volteggiargli nello stomaco. Tutto intorno è una vera magia… le bancarelle sono di liquirizia, le luminarie sembrano tanti piccoli colorati torroncini, le persone sono sorridenti e salutano allegramente, mentre il bambino le guarda estasiato e pensa: “Che magnifici abitanti: i clown fosforescenti, gli gnomi, la principessa con il suo principe, la fata delle nevi, gli elfi”. È un turbinare vorticoso di emozioni.
Felice cammina e cammina, vicino al laghetto polare ammira mamma orsa e i suoi cuccioli e poi le renne, le foche, i bellissimi husky che trainano slitte, piene zeppe di bambini divertiti. Oh laggiù si intravede un grande e bel tendone: Felice spia all’interno ed ecco apparire un eccezionale circo, ecco mamma elefante con il suo elefantino e un giaguaro dal manto splendido e superbo. E ancora un acrobata bravissimo e fenomenale, tutti fanno i loro numeri davanti a una platea di bimbi, incantati e attentissimi.
Ripreso il cammino Felice si ferma presso una casetta speciale, che gli sembra un buonissimo pandoro ripieno e farcito da zucchero a velo, grondante intorno, come la neve esterna; entra lì dentro ed ecco che tantissimi pacchi regalo sono accatastati tutt’intorno ben bene ed ognuno porta il nome di un bambino. Felice pensa subito ai regali di Babbo Natale e si affretta a trovarsi il suo nome. Lo trova, ma non riesce ad aprirlo, perché il sonno lo vince improvvisamente e profondamente. Ad un tratto sente il suo cagnolino che lo sveglia con i suoi affettuosi ‘bau bau’ e le sue amorevoli leccatine
“Oh Ruben, perché mi hai svegliato? Era un sogno così bello”. Poi si blocca di colpo: guarda il suo Ruben, gli sorride… eh sì, è proprio uguale al peluche che l’elfo e la fata gli avevano regalato e a pensarci bene… l’elfo e la fata avevano il viso del suo papà Ly e della sua mamma Moa!
Felice ride contento, mentre sente il calore del suo cagnolino contro il petto; chiude gli occhi e comincia a pensare che nella scatola del suo regalo in realtà non ci fosse un vero e proprio regalo, ma un biglietto con su scritto: “Cerca sempre intorno a te, se vuoi incontrare la felicità, e la tua vita sarà certamente un sogno bellissimo”.