Il paguro Serafino

Ecco la filastrocca di Cristina (15 maggio 2003).

Il paguro Serafino
Ha un udito sopraffino,
nulla sfugge al suo controllo
che sia un polpo od un…midollo.

Lui controlla notte e dì
Chi è passato per di lì,
chi si sposa e chi si lascia
chi è felice e chi si accascia.

Ma un bel giorno, fu per caso,
non sentì sotto il suo naso
il fruscio della rete blu
che lo prese e lo portò su.

Il paguro poverino
soffre e piange: “Me tapino!
Non potevo – ohimì ahimè –
Occuparmi un po’ di me?”

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