Il pescatore
Tratta da Le vie del bene, Corso di Letture per le Scuole Elementari, Classe IV, Miccoli e Mariani, Mondadori, 1924-25
Olivastro, segaligno
solto un largo cappellaccio,
par piantato sul macigno
la corrente a sorvegliar.
Getta ei l’amo in mezzo all’onda
dentro l’esca allettatrice,
che a mezz’acqua tosto affonda
la sua vittima a cercar.
Va la lenza alla deriva:
fisso al sughero lo sguardo
la lusinga egli ravviva
del lombrico adescator.
Ma ad un tratto si propaga
su, alla canna indizio certo
che una fauce ormai s’impiaga
dietro l’amo traditor;
e allo strappo repentino
balza il pesce appeso, in alto:
poscia vinto dal destino
guizza al suol, boccheggia e muor.
Amo ed esca, e canna e lenza
fan sbarcar così il lunario
ripagando la pazienza
del modesto pescator.