Il pulmino multietnico
Antonio Trillicoso
Mi affaccio alla finestra, e vedo tanti Albanesi passare,
esco sul balcone, e vedo dei Tunisini, di là andare.
Dal tetto dalla casa, vedo sotto la collina, dei Rom accampati,
fuori la porta d’ingresso vedo dei Cingalesi, fuori al bar fermati.
Per strada, con la mia bici, vedo alcuni Senegalesi,
vado con l’auto di mio padre, e vedo i cd di certi Sudanesi.
Passeggio con mio nonno, e fuori la Caritas, vedo tanti Pakistani,
svolto la strada, e all’altro ingresso, ci sono invece, degli Afgani.
Domenica il parroco, ha detto, che dobbiamo aiutare, un gruppo di Marocchini,
mio zio, che fa il sindacalista, sta facendo una colletta per certi Algerini.
Mia nonna preoccupata, ha detto: “Ma siamo sicuri, con tutti questi neri?”,
mio padre un po’ arrabbiato, ha risposto: “se noi li accogliamo, saranno amici veri!”.
Mio zio che fa l’autista, ha fatto una proposta: “adesso prendo il mio pulmino,
con tutte ste’ persone, facciamo un grande giro, insieme a nonno Peppino”.