Il Re Sole di Francia

Zia Mariù

Ecco la poesia di Zia Mariù (7 maggio 2012).

C’era una volta il Re Sole di Francia,
che si specchiava tanto,
ma non si lavava mai la pancia.
Non si lavava né piedi e né orecchi,
perché gli odori, diceva: non si senton agli specchi!
Si alzava sempre tardi al mattino,
e si lavava come un gattino.
Si imbellettava nella sua cameretta,
senza mai usare una saponetta
Andò a parlargli in quei di Parigi,
il suo vecchio paggio, un tal come lui di nome Luigi,
che salutandolo con un inchino:
sentì arrivar al suo naso uno strano odorino.
“Mio Sire, ti ho portato dal Giappone
un trovato che si chiama “sapone;
ti lascia la pelle morbida e profumata,
come le alette di una bella fata.
Tu che hai intorno regine e damigelle
non ti devon puzzar, così tanto le ascelle!”
“Ooooohh, basta coprir con sbuffetti di talco
ma poca roba, perché poi mi stanco!”
diceva il Re Sole al suo paggetto reale,
che lo teneva fermo per poterlo lavare.”
“Ma caro Luis”, gli disse il paggio,
che dell’acqua gli aveva fatto sentir un assaggio,
“Ti cadon dai capelli delle cosine sugli occhi,
e son convinto che sono i pidocchi!
qui non c’è odore di vezzo…
io sento solo odore di lezzo!”
Ma il re, aveva sotto la corona, una dura capoccia
e non ne voleva proprio saper di farsi la doccia!

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