Il ruscello

Fiorella ci manda una filastrocca che ha inventato per i suoi bambini (31 luglio 2000).

Scorre l’acqua nel ruscello,
ci racconta questo e quello:
di quel ghiro innamorato 
che però s’è addormentato;
di una trota luccicante
che vuol fare la cantante;
di quell’anatra sciocchina
ch’è finita, ahimè, in cucina.
Corre e ride in mezzo ai prati,
sopra ai sassi levigati,
salta e gioca a nascondino
con la ruota del mulino,
scende allegro verso valle
rincorrendo le farfalle.
Forma gorghi e cascatelle
e alla luce delle stelle,
tanti pesci inargentati
si divertono beati.
Proprio lì, presso un boschetto,
s’è formato un bel laghetto,
e il ruscello, affaticato, 
per un po’ s’è riposato,
poi ha ripreso a saltellare 
e di nuovo a raccontare,
scintillando, birichino,
sotto il sole del mattino.

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