Il saggio del marchesino Eufemio
Giuseppe Gioachino Belli
Leggiamo insieme: Il saggio del marchesino Eufemio di Giuseppe Gioachino Belli
A dì trenta settembre il marchesino,
d’alto ingegno perché d’alto lignaggio,
diè nel castello avito il suo gran saggio:
di toscan, di francese e di latino.
Ritto all’ombra feudal d’un baldacchino
con voce ferma e signoril coraggio,
senza libri provò che paggio e maggio
scrìvonsi con due g come cuggino.
Quindi, passando al gallico idioma,
fè noto che jambon vuol dir prosciutto,
e Rome è una città simile a Roma.
E finalmente il marchesino Eufemio,
latinizzando esercito distrutto,
disse exercitus lardi, ed ebbe il premio!
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Troppo divertente
Il saggio del marchesino Eufemio è una poesia di Giacomo Zanella non di Belli. Prego aggiornare
Gentile Aldo, abbiamo fatto una ricerca e a noi risulta di Gioacchino Belli. Pò farci sapere qual è la sua fonte? E magari inviarci una foto della pubblicazione così vediamo di capire e abbinare il testo all’autore corretto. Grazie!
E’ un capolavoro del Belli in lingua, meno noto del Belli in Romanesco.
Fa il paio con “Il cavaliere enciclopedico”
Bella,divertente indimenticabile
Versi meravigliosi del Belli . Indimenticabile.
Imparata a memoria alle medie, il Professore era Francesco Colotta, conosciuto come Ciccio Colotta.
Anche a me risulta essere di G.G. Belli. Ho controllato sul mio libro di Grammatica della scuola media, dove è riportata. Se riesco a mandare la foto…