Il sole a larghe falde

Ecco la poesia di Cecilia (13 novembre 2006)

Era un bel giorno di notte.
La luna cadeva a larghe falde
e la neve coi suoi potenti raggi,
rischiarava la terra
e rispolverava le onde del mare.
Io, da solo,
con tre dei miei compagni,
camminando seduto
sopra un grosso sasso di legno,
vidi al chiaror di un lumicino spento,
il cadavere di un uomo vivente.
Mi trassi di tasca
un coltello senza manico
e che pur gli mancava la lama
e gli dissi:
“Che fai qui, o scellerato,
che hai mangiato lo zucchero salato?”
E giù per la montagna!

(Mimando con il braccio la salita).

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