Il tessitore cacciatore di draghi

C’era una volta un tessitore che lavorava tantissimo.
Vi chiederete perché?
Non solo aveva una moglie ma aveva anche moltissimi figli, e come sapete quando ci sono molte bocche da sfamare il lavoro è sempre tanto.
Un giorno , come molti altri, era seduto al telaio, quando entrò sua moglie nel negozio portandogli zuppa per pranzo.
Ma il tessitore era talmente impegnato nel suo lavoro che mandò via la moglie in malo modo.
La moglie offesa uscì dalla bottega appoggiando il cibo sulla tavola.
Dopo qualche ora il tessitore si decise a mangiare, ma quando arrivò al tavolo trovò che la zuppa era ricoperta di mosche.
Allora con uno scatto di ira la rovesciò, con il risultato che fece una vera stage di mosche.
Cominciò allora a contare tutti i cadaveri e poiché non sapeva contare più di cinquanta, stabilì che aveva ucciso due volte cinquanta mosche.
Si convinse allora di essere molto potente, così la sera quando tornò a casa , raccontò alla moglie del suo piano meditato durante il giorno: sarebbe diventato un cavaliere errante.
-Pensa ai tuoi figli Teddy, come faranno a sopravvivere con un padre che fa il cavaliere.
Diceva la moglie disperata
-Vedrai moglie, diventeremo ricchi e nobili, io compierò grandi gesta, sopprimerò l’ingiustizia e la gloria prevarrà.
La moglie incredula e tristanzuola decise allora di tornare a letto, mentre Teddy come tutti i valorosi cavalieri vegliò tutta la notte fino all’alba.
La mattina seguente come prima cosa decise di trovarsi un’armatura, uno scudo e un elmo.
Andò in cucina e rimediò le sue armi da battaglia : un coperchio, una pentola bucata con una bella piuma di gallo.
Poi andò dal suo amico pittore e si fece dipingere un bello stendardo con scritto:
‘ TREMATE, CON UN COLPO DI MANO A DUE VOLTE CINQUANTA LE HO DA TE’
Ed infine dall’amico mugnaio rimediò un nobile destriero: il suo vecchi mulo.
E così agghindato partì verso misteriose avventure.
Cammina e cammina quando arrivò presso la corte del re.
Si sedette sulle scalinate del palazzo mettendo in mostra il suo stendardo e fece finta di addormentarsi:
-Chiuderò gli occhi così il re penserà che sono addormentato, verrà certamente a vedere il prode cavaliere e mi affiderà qualche glorioso incarico.
E infatti così fu.
Il re ,che era un uomo buono, soleva guardare alla finestra cosa accadeva giù nelle strade del suo villaggio, quando scorse un uomo che dormiva sulla gradinata reale:
-Guarda fidato ciambellano, chi è mascalzone che dorme sulla scalinata reale, scendiamo a controllare.
E così fecero.
Il re si rallegrò molto quando vide che sullo stendardo c’era scritto:
‘ TREMATE, CON UN COLPO DI MANO A DUE VOLTE CINQUANTA LE HO DA TE’
-Ciambellano questo è l’uomo che fa al caso nostro, lui sarà colui che ucciderà il drago che terrorizza il mio popolo.
Fece per svegliarlo ( anche se era già vigile da tempo) e gli disse:
-Chiarissimo cavaliere sai tu con chi stai parlando?
-No, rispose il tessitore
-Stai parlando con il re di queste terre e sua maestà ti affida una missione speciale.
-Il mio compito è servirvi disse Teddy alzandosi
-Voi sarete colui che ucciderà il drago, venite, seguitemi che vi istruisco
Gli fu dato allora una nuova armatura, ricchezze ed infine un cavallo.
Dovete sapere però che questo cavallo è specialissimo perché era addestrato solo per percorrere la strada fino alla tana del drago, nonostante il povero Teddy cercasse di portarlo verso il proprio villaggio, e fuggire all’infelice sorte.
Quando arrivarono nella tana del drago , vide subito un gruppo di contadini che correvano e gridavano terrorizzati inseguiti da un tremendo drago.
Subito Teddy si rifugiò sopra a un albero , il povero cavallo fu mangiato in un sol boccone dal mostruoso drago.
-Non spererai di salvarti disse il drago! Appena scenderai dall’albero ti mangerò in un sol boccone.
Ma Teddy pazientò fino a che il drago non si addormentò, poi cercò di scendere ma il ramo si ruppe e cadde sulla testa della bestiaccia.
Il drago si svegliò e cominciò a dimenarsi .
Corse e corse e finì contro il palazzo del re.
Il colpo fu tale che il drago finì per terra svenuto.
Il re che aveva assistito alla scena accolse il cavaliere da gran vincitore: fu fatto conte e barone di tutti i draghi e principe di tutti i mostri del mondo ed ebbe anche qualche ricchezza.

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