Il torto di volere la ragione
Guido Sperandio
Io ho un caro amico che ha tante buone qualità. Ma anche lui, come tutti, ha il suo difetto: su tutto vuole aver sempre ragione. Al punto che se, ormai stremato, gliela dai, non si accontenta: te la rigetta e continua a questionare.
Il colmo l’ha raggiunto l’altra sera.
“Ti sembra che io sia cocciuto da voler aver sempre ragione?” mi ha chiesto, cogliendomi, ahimè, distratto.
“E sì!” ho risposto io, senza riflettere.
Non l’avessi detto.
L’amico immediatamente ha reagito: “Cosa te lo fa pensare?”.
Mi resi conto troppo tardi del mio sbaglio. Per rimediare abbozzai timidamente: “Sai, devi capire. Ognuno di noi ha il suo difetto, e tu… Sì, insomma…”.
Peggio che peggio.
Ormai ero un fragile guscio sbattuto tra le onde: bordate di parole, soffi e sbuffi. Senza scampo.
Tutto per non esser stato attento a dare subito ragione a chi, la ragione, asseriva di non volerla mai.