Il verme solitario

Ecco la filastrocca di Elio (13 febbraio 2003).

Questa qui è la filastrocca
della tenia intestinale:
sono un verme, lo so bene,
ma di un tipo originale,

non ho amici, vivo solo
dentro stomaci e intestini
di persone d’ogni ceto,
degli adulti e dei bambini,

ho una fame micidiale,
trovo sempre da mangiare,
dalla pasta fino al dolce
non mi posso lamentare,

alla fine d’ogni pasto
io mi faccio una dormita,
e poiché non pago il conto
m’han chiamato parassita.

Sono piatto, molto lungo,
di struttura sempliciotta,
vengo fuori dal maiale
se la carne non e’cotta.

Ho colleghi, beati loro,
che fan vita all’aria aperta,
sono vermi più evoluti,
sfido io: bella scoperta!

Vivon bene sistemati
dentro il fango ed il terriccio,
non è molto ma volendo
posson togliersi un capriccio,

mentre io che son bloccato
nella flora intestinale
poco o nulla posso fare,
manco leggermi il giornale!

In vacanza non ci vado
nè mi faccio mai una gita,
come me si trova solo
qualche santo od eremita,

non ho mogli o fidanzate,
non ho manco un segretario,
e per questo m’hanno detto:
tu sei un verme solitario.

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