In piscina
Angelo Giarnese
In piscina gli schiamazzi
sono mille volte buffi
perché esplodono tra i tuffi
di bambini, di ragazzi;
sono scoppi di risate,
voci e grida unite in coro,
sotto il cielo dell’estate
dentro l’acqua con il cloro;
rilassati, insieme, a galla,
faccia a faccia, gota a gota:
quanta gioia per chi nuota
prima a rana poi a farfalla
o si accinge all’immersione
per raggiungere il fondale:
stare a mollo non è male
se troneggia il solleone.
D’improvviso c’è una gara,
quando meno te lo aspetti,
che fa rima con caciara,
gocce ovunque, a fiotti, a getti
l’acqua calma (un po’ increspata)
si tramuta in gran burrasca!
Una bimba contrariata
è seduta a bordo vasca
con la cuffia ed occhialini:
è perplessa, alquanto incerta,
tocca l’acqua coi piedini,
ha la bocca semiaperta,
fa una smorfia di paura….
a gran voce un amichetto
la persuade e rassicura:
“È da ore che ti aspetto!”
Lei sorride, si schermisce,
raddrizzando spalle e schiena
si alza in piedi e si esibisce
in un tuffo da sirena.