Inizia la scuola

Ecco la fiaba di Cristina (15 settembre 2003).

Primo giorno di scuola: confusione, aspettativa, paura… Tutte cose normali, ma sul viso di Soana si leggeva il terrore puro.
E in più non la smetteva di piangere, così dopo un po’ la sua faccia era un tuttuno con i suoi capelli rossi.
I compagni per un po’ la guardarono con un’aria solidale, poi passarono alla compassione facendo timidi cenni di avvicinamento, poi, visto che la situazione non mutava, iniziarono con gli sberleffi e le prese in giro, apostrofando Soana con soprannomi di cui il più carino era “Fontanella”.
La situazione rischiava di precipitare.
A quel punto intervenne la maestra Alice che si avvicinò a Soana, sempre più rossa e piangente, e, fingendo di non ricordarlo, le chiese: “Qual è il tuo nome?”
La bambina, che già temeva l’ennesima persona che volesse convincerla della bellezza di quell’esperienza, fu un po’ spiazzata dalla domanda e si rilassò impercettibilmente.
Alzò gli occhi verdi verso di lei e rispose “Soana”.
Nel gruppo ci fu un attimo di sospensione: nessuno aveva mai sentito quel nome e ognuno stava decidendo se era di proprio gradimento o no.
La maestra Alice approfittò di quell’attimo per dire: “Che nome speciale! Sai cosa significa?”
La bambina si sentì su un terreno più sicuro e disse: “ Vuol dire gioia e felicità e mamma e papà me lo hanno messo per la contentezza che hanno provato quando sono nata”.
La maestra le fece l’occhiolino e tanti complimenti, mentre i compagni facevano a gara per parlare del loro nome.
Soana era finalmente tranquilla e ascoltava con interesse le cose che raccontavano i compagni:
“Io mi chiamo Lorenzo, come Lorenzo il Magnifico!”
“Io mi chiamo Giulietta perché mamma è un tipo romantico.”
“Io mi chiamo Ernesto come mio nonno!”
“Io mi chiamo Irene, ma non so perché” disse una bambina bruna dai grandi occhi scuri.
“Ma è bellissimo! – esclamò la maestra – Il tuo nome vuol dire PACE, che è la cosa più bella del mondo! Venite bambini, oggi inizia la nostra avventura insieme: per festeggiare facciamo un bel girotondo della pace, tra noi e il mondo”.
Mentre giravano in tondo tenendosi per mano, la maestra Alice guardò i suoi nuovi alunni, i loro musi ridenti e quando incrociò lo sguardo di Soana, finalmente sereno, fu felice di iniziare quella nuova avventura.

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