Jim Crow
Langston Hughes (1902 - 1967)
Leggiamo insieme: Jim Crow di Langston Hughes
Dov’è il posto per Jim Crow
Su questa giostra?
Signore, perché io voglio salire.
Giù nel Sud, da dove provengo,
Bianchi e negri
Non possono sedersi uno accanto all’altro.
Giù nel Sud, nel treno
C’è una carrozza apposta per Jim Crow
Sulle corriere ci mettono dietro,
Ma qui non v’è un retro
Per una giostra!
Dov’è il cavallo
Per un bambino negro?
Per leggere la versione originale in inglese di Jim Crow, clicca qui: Merry-Go-Round
Cenni storici
Jim Crow è un personaggio di una nota coon song nata fra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, negli spettacoli dei menestrelli che si svolgevano negli Stati Uniti: Jump Jim Crow.
Il personaggio di “Jim Crow”, pigro, furbo, imbroglione, bugiardo e ladro, divenne col tempo l’emblema dell’afroamericano come lo vedevano gli euroamericani.
La crescente popolarità degli spettacoli dei menestrelli non fece altro che favorire la diffusione della nuova connotazione del termine e contribuì a divulgare la convinzione che gli afroamericani fossero dei fannulloni, sciocchi, geneticamente tarati, la cui specie subumana li rendeva indegni di integrazione.
La sua figura fu presa ad emblema della discriminazione razziale: durante la lotta all’emancipazione si diceva spesso che il nero doveva “lottare contro Jim Crow”.
Le “leggi di Jim Crow” erano la chiara dimostrazione dell’intenzione dei bianchi di relegare e tenere ai margini della società l’africano pericoloso e sovversivo. Furono leggi locali e dei singoli stati degli Stati Uniti d’America emanate tra il 1876 e il 1965 e di fatto servirono a creare e mantenere la segregazione razziale in tutti i servizi pubblici: scuole pubbliche, nei luoghi pubblici e sui mezzi di trasporto, differenziazione dei bagni e dei ristoranti tra quelli per bianchi e quelli per neri.
Langston Hughes, autore di questa poesia, fu un narratore e poeta afroamericano fortemente impegnato in battaglie civili progressiste, in particolare contro il razzismo che nei suoi anni era ancora fortissimo nella società statunitense e si manifestava con continue discriminazioni, quali, appunto, i posti riservati ai neri sugli autobus.