La banda del panda
Elena Giulia Ghelardini
Questa è la storia di un panda
che suona in una grande banda
per i sentieri di quel che resta
dell’amazzonica foresta!
S’è dall’Australia trasferito
per realizzar il suo sogno ardito:
trovare ad ogni costo
nella musica il suo posto.
Dalla famiglia incompreso
se ne partì con un grosso peso
quello di chi sente la condanna
per aver deluso la sua mamma
e per non aver messo l’impegno
d’esser di suo padre degno.
Gli dissero: «Con noi hai chiuso,
non metter più qui il tuo muso!».
Panda, ferito nel suo orgoglio
rispose: «Questo è ciò ch’io voglio!
L’animale istinto che io sento
è d’aver in musica il talento
e per questa mia dote
andrò in cerca delle note!».
L’immaginar canti e danze
sembrò accorciare le distanze.
“Amazzonia” lesse su un cartello
che si trovava davanti a un casello
«Non mi sono neanche accorto,
il viaggio m’è sembrato corto».
D’un tratto venne meno il coraggio
di proseguire quel suo viaggio
e fermandosi con lo sguardo perso
in quel cielo, infinito e terso
si sedette sopra un masso
chiedendosi se far l’ultimo passo!
«Questo è un segno, ne son sicuro,
sento rullare un tamburo
non è certo un’illusione
sento anche un trombone»
Non ci fu bisogno di altri chiarimenti
quando sentì quegli strumenti,
armatosi di tutto il suo coraggio
si avvicinò al casello e pagò il pedaggio!
«Musica sei la mia vita
Ed io fin qui ti ho seguita!».
Inutile continuar a narrare
ciò che ho già detto nel cominciare.
Come sapete l’amico Panda
ora suona in quella banda!