La battaglia di Poggibonsi

Se vi piace questa poesia, tratta da un vecchio "Corrierino dei Piccoli, dovete ringraziare Jorge (13 febbraio 2009).

Si sono persi duemila guerrieri,
Col condottiero che li guidò
Da capo a piedi, tutti interi,
Con elmo e corazza, lancia e schinieri,
E col cavallo che li portò.
Andavano a prendere Poggi-bo-bonsi
Poggi-bo-bonsi-bonsi-bò.

L’ultima volta eran stati veduti
Sull colline di Pian di Scò;
E disse la plebe, «Messer, benvenuti,
Ma siete proprio così risoluti
Ad assediare Poggi-bo-bonsi
Poggi-bo-bonsi-bonsi-bò?»

S’era drizzato sopra le staffe,
Col gonfalone, Messer Bernabò;
E aveva urlato, «Sicuro, gnaffe!
Dateci a bere duemila caraffe
Del vostro vino di Pian di Scò,
E poi vedrete, se non è oggi,
Certo domani saremo a Poggi-
Poggi-bo-bonsi-bonsi-bò!»

E bevver duemila, tremila, e sette
Mila caraffe del vino di Scò;
E quando alla fine deciser: «Si smette?»
Presero tutte le strade: però,
Non quella giusta, che andava a Poggi-
Poggi-bo-bonsi-bonsi-bò.

Uno andò in Fiandra, uno in Soria,
Uno andò dritto a Fontanabilò;
Uno a Cataio, uno in Turchia,
Chi finì a Tule e chi fu in Bulgheria;
E non se ne accorse finchè ci arrivò.

Così fu salva Poggi-bo-bonsi-
Poggi-bo-bonsi… bonsi… bò.

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