La Bella Primavera e Primo Sole

Lina Schwarz

Prima edizione Editrice Bietti - 1938

Bella Primavera e Primo Sole

Leggiamo insieme: La Bella Primavera e Primo Sole di Lina Schwarz (Prima edizione Editrice Bietti, 1938)

Personaggi

  • La Madre Terra
  • La Bella Primavera
  • Primo Sole
  • Il Tempo
  • Il Ricordo dei giorni belli
  • Il Ricordo dei giorni tristi
  • Il Coro
  • Il Vento di tramontana
  • Le Foglie secche
  • I Semini
  • I Fiori
  • La Neve
  • La Rugiada

 

Atto Primo

In aperta campagna

La Madre Terra
(Vecchia, grinzosa, vestita di un immenso mantello bruno che trascina per terra e che copre tutto all’intorno. È accoccolata in mezzo alla scena. Davanti a lei, distesa su un giaciglio, coperta e circondata di verde e di fiori sta la Bella Primavera addormentata)
(Cantando con lenta nenia)

Di notte e giorno, di mattina e sera,
sempre tu dormi, oh figlia Primavera!
La Madre Terra che non si conforta
che tu sia morta, ti canta la nanna,
come dormissi in braccio alla tua mamma.
Di notte e giorno, di mattina e sera,
sempre tu dormi, oh figlia Primavera!

 

Il Ricordo dei giorni belli
(Vestito d’azzurro con una stella in fronte; entra in punta di piedi e parla sommesso)

Ti ricordi com’era bella la figlia tua,
quando rideva d’aprile,
e tutto il mondo brillava di luce,
e i fiori sbocciavano a gara,
e tutta l’aria trillava di canti d’uccelli?

 

La Madre Terra
Oh, se era bella la figlia mia!
Più bella dei fiori e più soave del canto degli uccelli!
Più bella della luce stessa.
Ed ora è morta, Ohimè! Ohimè!

(Singhiozza col capo tra le mani)

 

Il Ricordo dei giorni belli
Ti ricordi i crepuscoli sereni,
quando il cielo era tutt’una fioritura di giacinti,
che la piccola falce della luna
andava mietendo a poco a poco,
affinché potessero brillare le figlie sue, le stelle?

 

La Madre Terra
(Sollevando il capo)
Ma la figlia mia era più fulgida di tutte le stelle!
Ed ora è morta! Ohimè! Ohimè!

(si rimette a singhiozzare)

 

Il Ricordo dei giorni belli
Ti ricordi quando Primo Sole l’amò
e la volle sua sposa?
Andavano insieme per la foresta
e sotto i loro piedi tutto rinverdiva.
E la bellezza dell’una faceva sfolgorare
lo splendore dell’altro;
nel vederli tutto il mondo gridava:
“Com’è bella la vita!”.
Una cosa più meravigliosa
non s’era vista mai.

 

La Madre Terra
Ed ora è morta! Morta!

 

Il Ricordo dei giorni tristi
(Vestito di grigio, con un velo nero intorno al capo)
Ti ricordi quando giunse l’estate crudele
a rapir Primo Sole alla sua sposa?
Severa, imperiosa, gridò:
“Perché indugi così tra i fiori e i sorrisi?
Il mondo ha bisogno di te!
Vogliono spighe i miei campi!
Vogliono frutti i miei alberi!
Vogliono grappoli maturi le mie vigne!
Al lavoro! Al lavoro!”.

 

La Madre Terra
E Primo Sole partì, fedele al suo dovere

 

Il Ricordo dei giorni tristi
E partendo cantò un canto meraviglioso. Te ne ricordi?

 

Coro
(Da dietro le quinte come un eco)
Primavera, dolce amore,
da te parte il tuo signore.
Primo Sol dai raggi d’oro
ha un divino suo lavoro,
che gli toglie amor giocondo
per amor di tutto il mondo,
tutto il mondo che lo vuole:
“Dammi vita, oh Sole, oh Sole!”.

 

La Madre Terra
Ed essa, dolcemente, soavemente, lo lasciò partire…
“Va, splendi e matura!” gli disse.
Gli mandò il più luminoso dei suoi sorrisi,
lo seguì con lo sguardo.
E poi… quand’egli dileguò nella lontananza,
mi cadde tra le braccia addormentata per sempre.

 

Il Tempo
(Entrando, vecchio, curvo, con una lunghissima barba bianca e una falce in mano)
Il Tempo tutto ha visto,
il Tempo tutto sa:
chi dorme si sveglierà.

 

Il Vento di tramontana
(Prorompe sulla scena con violenza, urlando e sibilando, scompigliando col suo grande mantello svolazzante tutti i fiori e le foglie sparsi per terra. Davanti a lui fuggendo entrano le foglie secche e i semini)
La fine! La fine! Ecco la mia gloria, il mio trionfo!
Ecco le mie ultime vittime! Oh morte! Oh gioia!
Tutto è devastato! Tutto è distrutto!
Non più una foglia sugli alberi.
Io solo regno ormai! Io solo, padrone del mondo!

 

Il Tempo
(In disparte)
Il Tempo tutto ha visto,
il Tempo tutto sa:
il male si annienterà.

 

Le foglie secche
(con voce piangente e gesti di dolore)
Brillava magnifica
la nostra foresta,
trillava di giubilo
ogni albero in festa.
Quand’ecco il gran brivido
di morte ci assale,
col vento fatale.
Quel soffio malefico
che tutto distrugge,
c’investe strappandoci
all’albero e fugge.
Rapite dal turbine,
lontane dal ramo,
disperse moriamo.

 

Il Tempo
Il Tempo tutto ha visto,
il Tempo tutto sa:
chi piange sorriderà.

 

La Madre Terra
(Raccogliendo dolcemente le foglie le compone a dormire intorno al giaciglio di Bella Primavera)
La madre che piange
la figlia sua morta,
pietosa le lacrime
degli altri conforta;
nel seno amorevole
qui tutte raccoglie
le povere foglie.

 

I semini
(Piangendo e tremando di freddo)
Siamo semini piccini piccini,
nati e cresciuti dentro scatolini:
bei scatolini fatti dai fiori…
oh, come ci si stava da signori!

Ed ora? …Ohimè, per la ribalderia
di quel ventaccio che ci spazza via…
eccoci sparsi, poveri semini!
Che sarà mai di noi così piccini?

 

Il Tempo
Il Tempo tutto ha visto,
il Tempo tutto sa:
chi è piccolo crescerà.

 

La Madre Terra
(Li raccoglie e li mette a dormire intorno a Bella Primavera, poi li copre tutti col suo grande mantello, si accoccola per terra e s’addormenta anch’essa)
La madre che piange
la figlia sua morta,
pietosa le lacrime
degli altri conforta;
nel seno amorevole
raccoglie qui insieme
fin l’ultimo seme.

 

I Ricordi dei giorni belli e tristi
(Insieme)
Morte, morte! Dura sorte!
Ogni vita ha l’ore corte.
Vien la morte e picchia forte,
perché le aprano le porte.
Morte morte, dura sorte!

 

Il Tempo
Il tempo tutto ha visto,
il tempo tutto sa:
chi è morto rinascerà.

(Esce con passo lento e misurato)

 

La Neve
(Dopo un intervallo di silenzio, entra in punta di piedi, con passo leggero e saltellante, vestita di bianco e scuotendo candidi fiocchi dalle braccia levate)
Lieve lieve,
nel sonno greve,
cade la neve.
Fior senza stelo,
bacio di gelo,
scende dal cielo.
Segnano l’orme
sull’uniforme
terra che dorme,
soavi e buoni
sogni e visioni,
benedizioni.

(Cala il sipario)

 

 

Atto Secondo

(In mezzo alla scena sta ancora accoccolata La Madre Terra col suo mantello che tutto ricopre. Davanti a lei Bella Primavera dorme sul suo giaciglio. Dietro la scena, da lontano, si sente risuonare uno squillo di tromba)

 

Il Tempo
(Entrando)
Il Tempo ve l’ha detto,
il Tempo che tutto sa:
chi è morto rinascerà.

(Lo stesso squillo di prima, più vicino. La Madre Terra comincia a muoversi, ad agitare le braccia con moti lenti e misurati, sollevando come a ondate il grande mantello)

 

La Madre Terra
Semi! Piccoli semi! Svegliatevi dal sonno!
(Li tocca uno ad uno carezzandoli, scuotendoli)

Su, su, piccoli dormiglioni!
Il tempo torna, è l’ora, è l’ora!

(i Semini si vanno svegliando a poco a poco, soffregandosi gli occhi e stirandosi con le braccia)

 

Il Tempo
Il tempo ve l’ha detto,
il tempo che tutto sa:
chi dorme si sveglierà.

 

I Semini
(Trasformati, adorni di virgulti verdi sul capo e di radici ai piedi, agitando con le fronde verdi le mani, si contemplano con meraviglia)
Dal sonno ci svegliamo;
semini più non siamo!
Guardate! ormai si mette
germogli e radichette.

Miracolo stupendo!
Mentre stavam dormendo,
ognun di noi s’apriva;
or siamo piante, evviva!

 

La Madre Terra
(Agita il suo mantello di sotto il quale vanno uscendo i fiori via via ch’essa li chiama; altri fiori entrano da fuori scena e tutti si dispongono in semicerchio intorno al giaciglio di Bella Primavera)
Bravi! Bravi! Come siete germogliati bene!
Bravi semini, e ora a voi foglioline! A voi fiori!
Su tutti, da bravi!
Margheritine,
violette, primule,
campanelline.
E voi miosotidi,
crochi, ranuncoli,
réseda, anemoni,
lillà, amorini…
Lesti, piccini,
pronti a fiorire!
Il Tempo torna,
e Primo Sole già sento venire!

(da dietro le quinte si ode il canto di Primo Sole che va sempre avvicinandosi)

 

Primo Sole
Primavera, dolce amore,
fa ritorno il tuo signore!
Primo Sol dai raggi d’oro
ha compiuto il suo lavoro,
e ritorna a lei che l’ama,
che nel sonno ancor lo chiama,
che da lui baciata vuole
ridestarsi al mondo, al Sole.

(bacia dolcemente sulla fronte Bella Primavera che comincia a muoversi)

 

I Fiori e i Semi
(Danzando con ritmo lento, come in un girotondo, con voce sommessa)
Margheritine,
violette, primule,
campanelline,
e voi miosotidi,
crochi, ranuncoli,
réseda, anemoni,
pronti alla festa!
Vien Primo Sole,
e Bella Primavera si ridesta!

 

La Bella Primavera
(Si alza lentamente, come trasognata. Gira lo sguardo intorno, leva le braccia a benedire i fiori; poi, come tra sé)
Son desta o sogno ancor?
Non ero morta!
Dolce era il sogno.
Accanto ognor gli fui
nel lungo viaggio;
sempre fui sua scorta,
la fida scorta che vegliò su lui.

 

Primo Sole
Io ti sentii, soave compagnia,
mentre seguivo la mia lunga via.
Sentivo il tuo pensiero, o dolce sposa,
che mi spronava all’opera gloriosa.

 

La Bella Primavera
Ed io sentivo nel sonno profondo
l’anima mia più forte e più sicura,
e ti dicevo: “Aiuta, aiuta il mondo!
Dà luce e vita, vai, splendi e matura!”.

 

Primo Sole
Fu la potenza del tuo santo amore,
che luce e vita diede al mio calore,
fu la dolcezza del tuo cuor profondo,
che mi diede la forza di illuminare il mondo.

 

La Bella Primavera e Primo Sole
(Insieme recitano questi versi: La Bella Primavera il primo verso, Primo Solo il secondo. Il terzo verso è uguale per tutti e due)
Come una madre m’hai di te nutrito,
Come una madre t’ho di me nutrito,
sia benedetto il dì che ci ha riunito.

 

Il Tempo
Il Tempo che tutto ha visto,
il Tempo che tutto sa,
dinanzi a tal miracolo
sente l’Eternità.
(Si inginocchia guardandoli con reverenza)

 

I Fiori e I Semi
(Si inginocchiano essi pure in semicerchio guardandoli)
Come risplendono,
come sono belli!
Spiri di zefiri,
voli d’uccelli,
sorrisi d’angeli,
passan su lor.

 

La Madre Terra
(Getta il mantello e appare ringiovanita)
E contemplandovi
forme leggiadre,
v’intona un cantico
la Terra Madre:
“Al mondo, amandovi,
donate amor!”.

(Stende su loro le mani a benedirli)

 

La Rugiada
(Dopo un silenzio, entra con passo leggero)
Su voi la rada
gocciola cada
della rugiada.
È il ciel che manda
questa sua blanda
sacra bevanda.
Ogni creatura
goda la pura
rinfrescatura,
che il mondo invita
a redimita
novella vita.

(Cala il sipario)

FINE

 

Filastrocche di Lina Schwarz
Per leggere altre Filastrocche di Lina Schwarz, clicca qui!

Poesie di Lina Schwarz
Per leggere altre Poesie di Lina Schwarz, clicca qui!

 

Speciale Scuola
Visita lo speciale Scuola!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Dove vuoi andare?