La chiocciola

Ecco la poesia di maria Melide, tratta dal suo libro "Viaggio nel tempo" (31 ottobre 2003).

Una chiocciola distratta
vaga lenta sul terrazzo,
fa un po’ caldo e non s’accorge
che l’Autunno è già inoltrato.

Io per toglierla d’impaccio
con due dita la prelevo
e con massima accortezza
sulla foglia la depongo.

Il bambino che la vede
l’accarezza piano piano
poi la posa sulla mano
e la guarda incuriosito.

“Per Natale un bel regalo,
una chiocciola, ma vera”!
Dice il bimbo con gran gioia
mentre la lascia mangiare.

Poi attento e premuroso
dice: “Diamogli un po’ d’acqua”.
Vuol sapere se è un maschio
per trovargli una compagna.

Noi dobbiamo sull’istante
improntare una ricerca
in un’Enciclopedia
per avere informazioni.

L’INTERESSE è il gran movente
che lo spinge a RICERCARE
per sedare la sua sete
di SAPERE cose nuove.

E poi chiede cosa mangia,
come nascono “piccini”,
dove vive tutto il giorno
e la notte quando dorme.

Vuole a casa lui portare
la sua chiocciola che in fondo
gli ha tenuto compagnia
e l’ha fatto divagare.

Ma il disegno porta a casa
dove lui l’ha riprodotta
coi colori più vivaci
come un quadro di “MATISSE”.

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