La cuffietta rosa
Hedda, pseudonimo di Lucia Maggia (1883 - 1973) maestra elementare e scrittrice per l'infanzia.
Tratta da: Serenità - Letture per le Scuole Elementari - Volume per la Quinta Classe - A. Mondadori (1925)
Leggiamo insieme: La cuffietta rosa di Hedda (Lucia Maggia)
Dietro i cristalli nitidi d’una grande vetrina
sorride, lieve e fragile, la rosea cuffiettina.
Fatta di nastri pallidi, di trine e di merletti,
par che un gentile e tenue capino biondo aspetti.
“Vieni, fioretto morbido, sbocciato appena, vieni!
Sono qui sola, piccola, e i miei giorni son pieni
d’una vaga tristezza, d’acuta nostalgia…
Io vo’ che una mammina mi prenda e porti via!
Vo’ che mi porti accanto ad una culla bianca
che dondola, che dondola senz’essere mai stanca,
voglio posarmi lieve su piccola testina,
ornarla coi miei pizzi, coi nastri e la nappina
d’un rosa carnicino come un fioretto umano:
attendo una mammina che mi porti lontano!”.
E la cuffietta rosea pazientemente attende:
passano giorni e mesi, e nessuno la prende;
languono i pizzi, languono i nastri e la nappina,
invano, invano sognano la morbida testina,
e se ne muor la piccola, d’amor, di nostalgia,
senza che alcun la prenda e se la porti via.