La filastrocca di Pinocchio: 19 – Si parte!
Testo di Gianni Rodari - Illustrazioni di Raul Verdini
Gli autori hanno pubblicato questo Pinocchio a puntate, tra il 1954 e il 1955, sul giornale per ragazzi "Pioniere". Questa divertente filastrocca non vuole essere altro che una fedele traduzione in immagini e poesia del famoso racconto collodiano. Una semplice interpretazione, un omaggio a Collodi (e in alcuni versi anche un omaggio al signor Bonaventura!).
"La filastrocca di Pinocchio" è disponibile in un volume di Einaudi Ragazzi
Leggiamo insieme: La Filastrocca di Pinocchio – Capitolo 19
Qui continua, aprite l’occhio,
l’avventura di Pinocchio
che un’ennesima occasione
mette in grande tentazione.
Ecco il carro che ogni mese
dei Balocchi va al paese:
di ragazzi è già strapieno,
ce n’è cento per lo meno.
Sta a cassetta, dolce e tondo,
un omino rubicondo
che a Lucignolo ben tosto
sulle stanghe trova posto.
Dice quindi il vispo omino
al dubbioso burattino:
“Se tu pure vuoi venire,
a cassetta puoi salire…
E Pinocchio sul momento
si decide al tradimento:
“Addio, Fata! Vengo anch’io,
ma viaggiando a modo mio.
Con perfetta esibizione
a un ciuchin balza in arcione,
ma la bestia si ribella
e lo scalcia dalla sella.
Stando a terra scopre che
quei somari han scarpe ai piè:
ciuchi rari, asini strani,
hanno scarpe da cristiani…
Monta alfin Pinocchio in groppa,
ma il ciuchin mentre galoppa
sembra dir nei suoi ritardi:
“Piangerai, ma sarà tardi!”.
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Torna a: La filastrocca di Pinocchio: 18 – Lucignolo
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