La filastrocca di Pinocchio: 30 – Pinocchio lavora per tutti
Testo di Gianni Rodari - Illustrazioni di Raul Verdini
Gli autori hanno pubblicato questo Pinocchio a puntate, tra il 1954 e il 1955, sul giornale per ragazzi "Pioniere". Questa divertente filastrocca non vuole essere altro che una fedele traduzione in immagini e poesia del famoso racconto collodiano. Una semplice interpretazione, un omaggio a Collodi (e in alcuni versi anche un omaggio al signor Bonaventura!).
"La filastrocca di Pinocchio" è disponibile in un volume di Einaudi Ragazzi
Leggiamo insieme: La Filastrocca di Pinocchio – Capitolo 30
Qui continua, aprite l’occhio,
l’avventura di Pinocchio
che guadagna assai quattrini
a far ceste e panierini.
Di sua mano, per Geppetto,
fabbricato ha un bel carretto
e lo porta a passeggiare
ogni sera in riva al mare.
“Col denaro risparmiato
voglio andar – dice – al mercato
per comprare da un mercante
un vestito più elegante.”
Ma per via trova….indovina?
Quella vecchia Lumachina…
che a servizio ed a giocare
stava un tempo dalla Fata.
“La Fatina è all’ospedale
ha la febbre, sta assai male
e non ha, la poveretta,
da pagarsi almen la retta…”.
“Lumachina, corri, vola,
non lasciarla dunque sola:
questi soldi le darai
e domani altri ne avrai.
Mezzanotte… il burattino
fa il centesimo:
quadagnare ora dovrà
per la Fata e per il papà.
Si addormenta, finalmente,
ma nel sogno vede e sente
la Fatina tutta azzurra
che qualcosa gli sussurra…
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