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La filastrocca di Pinocchio: 31 – Chi ha fatto il miracolo?
Testo di Gianni Rodari - Illustrazioni di Raul Verdini
Gli autori hanno pubblicato questo Pinocchio a puntate, tra il 1954 e il 1955, sul giornale per ragazzi "Pioniere". Questa divertente filastrocca non vuole essere altro che una fedele traduzione in immagini e poesia del famoso racconto collodiano. Una semplice interpretazione, un omaggio a Collodi (e in alcuni versi anche un omaggio al signor Bonaventura!).
"La filastrocca di Pinocchio" è disponibile in un volume di Einaudi Ragazzi
Leggiamo insieme: La Filastrocca di Pinocchio – Capitolo 31
Qui per poco ancora dura
di Pinocchio l’avventura,
che dormendo sogna e sente
sussurrare dolcemente:
“La tua testa fu più forte
d’ogni colpo della sorte,
c’è un buon cuore nel tuo legno:
d’esser uomo ormai sei degno”.
Dal bel sogno il sole in festa
coi suoi raggi lo ridesta.
Ma chi balza dal lettino
del nasuto burattino?
“Guarda, guarda, non c’è più
il mio naso a punta insù:
se lo specchio mi è sincero
son di carne, sono vero!”.
Nella tasca del vestito
un tesoro chi ha cucito?
(certi sarti stanno, o gente,
nelle fiabe solamente…)
In tinello ecco Geppetto:
è guarito il buon vecchietto
e abbracciando il suo figliolo
torna a fare il legnaiolo.
“Della Fata fu un portento!”,
dice il bimbo, arcicontento.
Ma di fate, ben si sa,
c’è oggigiorno scarsità:
il portento – aprite l’occhio –
l’ha operato il buon Pinocchio…
Tanto errò, soffrì, imparò,
che un vero uomo diventò.
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