La fola di Re Vento

Hedda, pseudonimo di Lucia Maggia (1883 - 1973) maestra elementare e scrittrice per l'infanzia.

Tratta da: Serenità - Letture per le Scuole Elementari - Volume per la Quinta Classe - A. Mondadori (1925)

fola di Re Vento

Leggiamo insieme: La fola di Re Vento di Hedda (Lucia Maggia)

Contava una fola la vecchia mia nonna
e il fuso prillava lambendo la gonna;

diceva la nonna la storia di un re,
chiedevano i bimbi: “Nonnina, chi è?”.

Parlava la nonna con flebile accento:
“Cammina, cammina, cammina re Vento,

e scuote con impeto e tronca le vette,
galoppa re Vento più delle saette;

e sradica gli alberi e strozza i bei rami,
non ode re Vento i pianti e richiami,

non ode re Vento il gemer dei fiori,
procede al galoppo con nuovi furori,

e rosee corolle e bianchi e azzurrine
malconce e disperse per mille rovine,

recise, sbalzate nell’aria e per terra,
invocan, gemendo, la tregua alla guerra.

Re Vento non ode né lagni né pianto
e passa ululando un suo macabro canto;

re Vento galoppa fischiando più forte
e semina intorno il dolore e la morte”.

È questa la fola che la vecchia nonna
cantava, lambendo col fuso la gonna.

Diceva la nonna, finita la fola:
“Ricorda, bambino, la saggia parola;

al gemito, al pianto che s’alza nel mondo,
non essere sordo, piccino mio biondo;

sia il mal ch’altri fece lenito da te:
tu sol di dolcezza devi essere il re!”.

 

Illustrazione di Antonio Rubino

 

fola di Re Vento

 

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