La formica di buon cuore

Pasquale Ruocco

Questa poesia, uscita sul Corriere dei Piccoli, è una Favola Rimodernata: infatti la formica non caccia la cicala, ma la ringrazia di averla rallegrata durante il duro lavoro estivo e l'invita a passare l'inverno con lei al calduccio.

La formica di buon cuore

Leggiamo insieme: La formica di buon cuore di Pasquale Ruocco

Una cicala bionda e canterina,
che rallegrava, sotto il solleone,
l’arsa campagna con la sua canzone,
vede che il triste inverno si avvicina.

Per cercare un rifugio, si affatica
mentre fiocca la neve e tutto imbianca;
e finalmente, intirizzita e stanca,
bussa alla fattoria della formica.

La formica, schiudendo lo sportello,
domanda: “Che desideri, comare?”.
“Ho tanto freddo: fammi riscaldare!
Ho tanta fame: prestami un granello!”.

E la brava formica: “Entra, comare:
io non sono più quella della favola,
non sono ingrata… Siedi alla mia tavola,
vieni a scaldarti accanto al focolare.

Tu rendesti più lieve, ai giorni buoni,
il mio lavoro che sembrava eterno:
e resterai con me tutto l’inverno
per rallegrarmi con le tue canzoni”.

 


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